Quanti morti sta facendo davvero il #coronavirus? Stiamo davvero contando i morti PER #Covid19 o stiamo solo vedendo i morti CON Covid-19? E comunque, rispetto a quelli di una “normale” influenza sono di più o di meno?

In breve: Covid è direttamente responsabile dei molti morti che vediamo. Questi morti inoltre superano, e di gran lunga, quelli tipici di una normale influenza.

Proviamo a vedere in dettaglio perché. In Italia esiste il “sistema di sorveglianza della mortalità giornaliera” (Sismg). Questo sistema ha il compito di monitorare, in tempo reale, il numero di decessi giornalieri (per qualunque patologia) nella popolazione (65+ anni), e di segnalare eccessi di mortalità per consentire di attivare in tempi brevi interventi di risposta ad eventuali emergenze. Ovviamente non raccoglie i dati di tutto il territorio, ma lo fa su di un campione di 19 città che complessivamente rappresentano il 20% della popolazione nazionale (tutte le informazioni sono a questo link: http://www.salute.gov.it/…/cal…/dettaglioContenutiCaldo.jsp…)

Questo sistema ci permette di guardare i dati sulla mortalità giornaliera attesa (linea verde), calcolata sulla base dei decessi registrati negli ultimi 5 anni, e di confrontarli con i dati che di settimana in settimana vengono comunicati dai comuni che partecipano al monitoraggio (linea rossa). In figura trovate il risultato.

Alcune note e considerazioni:

1) Innanzitutto l’influenza di quest’anno non è stata molto aggressiva.

2) Prima dell’inizio dell’epidemia di Covid-19 (settimana 9 – fine di febbraio) la mortalità registrata era al di sotto di quella attesa.

3) Già alla 10ma settimana (prima di marzo) si vede come la curva della mortalità registrata cambi pendenza e superi quella attesa, pur restando ancora nell’intervallo di confidenza.

4) Con l’11ma settimana (seconda di marzo) la curva della mortalità esce definitivamente dalla normalità e si presenta come una vera e propria anomalia registrata dal sistema. Questo significa in modo inequivocabile che NON stanno morendo persone che sarebbero comunque morte e che, malauguratamente, sono anche risultate positive al SARS-CoV-2. Significa che, come avevamo già avuto modo di notare leggendo i bollettini dell’Istituto Superiore di Sanità, sono vittime del virus: https://www.facebook.com/biotecnologi.italiani/posts/2976395479048768

5) Partendo dai dati che quotidianamente le Aziende Sanitarie Locali (ASL) diffondono abbiamo inoltre stimato il numero di decessi attesi per le settimane 12 e 13 (linea gialla).

Questo non solo ci offre un’immagine molto chiara di come questa epidemia sia assolutamente fuori dall’ordinario e che quanto stiamo facendo per contenerla è davvero un dovere civico (#iorestoacasa – ricordatevelo), ci permette anche di avere un’idea della qualità dei dati che raccogliamo sul Covid-19. Se infatti il dato, stimato partendo dai dati diffusi dalle ASL, sarà superiore a quello registrato dal sistema SiSMG, vorrà dire che il modo in cui raccogliamo oggi i dati sovrastima i decessi PER Coronavirus inserendo anche decessi CON coronavirus. Il che sarebbe un bene. Se invece il numero di decessi, sempre stimato partendo dai dati diffusi dalle ASL, sarà inferiore significa che i morti a causa del virus saranno molti di più di quelli che finiscono nel bollettino, come alcuni, soprattutto nelle aree focolaio stanno ipotizzando. Il che sarebbe un vero dramma. https://www.ecodibergamo.it/…/a-bergamo-decessi-4-volte-ol…/
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NOTA: tra le 19 città che partecipano al SiSMG non rientrano né Bergamo né Lodi né Padova, i focolai dell’epidemia dove si è concentrato nelle prime settimane anche il numero di decessi. Questo ha senza dubbio portato ad un ritardo di almeno 1 settimana, da parte del SiSMG, nell’evidenziare la dimensione del problema generato da Covid-19 (hanno dovuto arrivare in particolare i casi di Brescia e Milano per far muovere la curva).

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